Su Sarajevo



Sarajevo, capitale di Bosnia Erzegovina, è una citt
á di 800.000 abitanti (censimento 2013) adagiata in una valle a circa 550 metri di altezza e si sviluppa lungo l'asse est-ovest.
Tutto intorno sui ripidi pendii si arrampicano gli antichi quartieri formati prevalentemente da case unifamiliari.
In mezzo scorre il piccolo fiume Miljacka.
Le grandi montagne coperte da immense foreste proteggono la citt
á dalla confusione e dalla frenesia del mondo occidentale sospendendola in una tranquillitá tutta sua...

Il centro storico si trova a monte del fiume nel punto pi
ú stretto della valle ed è chiamato Baščaršija
(pronuncia: bash-ciárscia) parola turca che significa "il grande mercato".
Risale al tempo della fondazione di Sarajevo intorno alla met
á del 1400.
Qui ci sono le botteghe dei mercanti, la torre dell'orologio, il vecchio bazar, l'antica chiesa ortodossa costruita proprio li' in mezzo al tempio ebraico e alle piú antiche moschee.

Tutta la Baščaršija è un luogo di commercio e nessuno vi abita.
I piccoli negozi in mattoni con le ante in legno che di giorno si aprono trasformandosi in panchine e di notte avvolgono completamente la bottega, il profumo intenso di legna ardente che cuoce la pita e il ćevap
čići, i piú interessanti oggetti di antiquariato, i souvenir molti dei quali fatti a mano nelle stesse botteghe, il bazar ottomano lungo 109 metri al coperto ancora funzionante, i caffè orientali nascosti nei piú introvabili vicoli, i gatti che riposano sui muretti delle moschee, le strade in acciottolato.
Questa è la Sarajevo vecchia e moderna, ancora vivente nonostante secoli di tentate distruzioni...

Il simbolo di Sarajevo è il Sebilj. E' una grande fontana che si trova nella piazza principale della Baščaršija. Essa riassume lo spirito di tutta la cittá: qui cristiani, musulmani ed ebrei bevono la stessa acqua.

A chiudere la cittá vecchia, dove i tram vi girano attorno, troviamo la monumentale Biblioteca Nazionale: Viječnica. Capolavoro asburgico, in stile squisitamente moresco, custodiva con se innumerevoli e preziosi libri e manoscritti andati per la maggiorparte distrutti. La biblioteca è stata attaccata e bombardata dall'esercito federale jugoslavo il 25-26 agosto del 1992. Le ceneri dell'incendio caddero su tutta la citt
á. Le pagine strappate svolazzarono fin sui quartieri alti finendo nei giardini, sui tetti, sui balconi, per strada.
Grande fu la partecipazione dei pompieri che rischiarono la vita per spegnere l'incendio e di molti cittadini che accorsero a centinaia a salvare i libri dalle fiamme nonostante la costante minaccia di granate e cecchinaggio.

Dalla Baščaršija parte la Ferhadija, la via pedonale dello shopping in stile mitteleuropeo.
Qui è stata costruita la cattedrale cattolica, la Tržinica, il mercato della carne e del formaggio, Trg Osloboðenje, piazza della Libertá, dove a lato si erge la nuova chiesa ortodossa e dove ogni giorno i vecchi si incontrano per giocare a scacchi con le pedine giganti in strada.

La Maršala Tita è la vetrina della cittá con il suo fuoco eterno a fare da sfondo. La chiesetta dell
'ordine di San Vincent de Paul incastrata fra palazzi ottocenteschi accompagna la piú moderna banca nazionale.

Lungo la via troviamo il Parco dei Bambini di Sarajevo a testimonianza di tutte le piccole vittime uccise durante il lungo assedio 1992-95. La fontana al centro del parco ha due sculture in vetro verde che rappresentano la madre col suo bambino.

Alla fine della Maršala Tita troviamo tre importanti palazzi ottocenteschi: il Palazzo delle ferrovie bosniache, il Palazzo presidenziale, dove risiedono a turno i tre presidenti di Bosnia Erzegovina e il municipio, tutto bianco, con la piccolissima moschea di Ali Paša di fronte.

Ancora piú in lá il Parlamento con a fianco il palazzo in vetro azzurro del governo, il museo nazionale e il museo di storia, poi la cittá nuova fatta di enormi ed alti condominii che si estendono ormai fin quasi all'aeroporto.

Sarajevo è una cittá piuttosto piccola e la parte turistica si puo' visitare senza l'uso dei mezzi pubblici. Tutto è racchiuso in un fazzoletto di terra: moschee, chiese, templi ebraici, musei, cinema, pub e caffè orientali, negozi, mercati e botteghe... a portata di gamba.

La guida turistica della cittá è il "Sarajevo Navigator", disponibile gratuitamente all'area informazioni dell'aeroporto, nei principali alberghi e presso il punto informazioni. E' un piccolo libretto aggiornato mensilmente corredato di mappe, percorsi dei mezzi pubblici e informazioni di ogni genere.



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